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Palazzo Gondi

La facciata del palazzo in Arenaria Pietraforte

Età

1490-1874

Progettisti

Giuliano da Sangallo, Antonio Maria Ferri, Giuseppe Poggi, Emilio Dori, Pietro Porcinai

Palazzo Gondi, situato in Piazza San Firenze con affaccio anche su via de’ Gondi, è uno dei pochi palazzi fiorentini che appartiene ancora ai discendenti della famiglia che lo fece costruire. Giuliano di Lionardo Gondi fu il primo della famiglia a risiedere in questa zona, acquistando, nel 1455, una casa; successivamente questa fu ingrandita, con l’acquisto di varie altre case, e venne poi distrutta nel 1489 per costruire il palazzo familiare. Il nuovo edificio fu progettato da Giuliano da Sangallo prendendo come spunto altri palazzi della città come Palazzo Strozzi e Palazzo Medici. Giuliano da Sangallo apportò, tuttavia, alcune innovazioni stilistiche, come la forma cubica che si sviluppava intorno ad un cortile centrale, il bugnato digradante verso l’alto, le finestre centinate sulle cornici marcapiano ed il cornicione. La costruzione andò a rilento, tanto che il palazzo rimase incompiuto per molti secoli. Alla fine del Seicento, alcuni lavori relativi alla parte posteriore vennero affidati all’architetto Antonio Maria Ferri. Fino al 1870 il palazzo si presentava su tre piani con due portoni che si affacciavano sulla piazza. Durante il periodo di Firenze capitale, per poter allargare via de’ Gondi, alcune case di proprietà della famiglia Gondi furono espropriate e distrutte mentre, contemporaneamente, su progetto dell’architetto Giuseppe Poggi, al palazzo veniva aggiunto il lato sinistro. L’architetto cercò di armonizzare la parte nuova della facciata con quella preesistente, aggiungendo un terzo asse di finestre e una terza porta su piazza San Firenze e facendo un attento uso dei materiali. Nel 1874 il palazzo poteva dirsi finalmente finito con l’apposizione dello stemma, sostituito poi nel 1972 da una copia, della famiglia Gondi sulla cantonata laterale. Il pianterreno presenta una panca di via in pietra ed è caratterizzato dal tipico bugnato, tre portali e piccole finestre quadrate. Il primo piano presenta, invece, bugne piatte mentre il secondo piano è a paramento liscio; entrambi i piani presentano finestre centinate, più alte nell’ultimo piano, che riprendono la forma dei portali. La sommità del palazzo presenta un elegante cornicione a mensole di modesto aggetto sormontato da un’altana a colonne, affacciata su Piazza San Firenze. Tra il 1954 e il 1957 e poi tra il 1960 ed il 1972, su progetto degli architetti Emilio Dori e Pietro Porcinai, il palazzo è stato sottoposto a interventi di sistemazione degli interni e del recupero dell’ultimo piano, di vari terrazzi e di un piccolo giardino pensile presso la terrazza Nord, orientata verso la Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

La facciata del palazzo è interamente costituita da Arenaria Pietraforte. Il pianterreno del palazzo, dove è presente una panca di via sempre in Arenaria Pietraforte, è caratterizzato da bugnato, il primo piano presenta, invece, bugne piatte mentre il secondo piano è a paramento liscio.

La panca di via e il bugnato del pianterreno in Arenaria Pietraforte
Particolare di una finestra con cornice in Arenaria Pietraforte
Dettaglio dell’Arenaria Pietraforte con evidente laminazione convoluta