Litotipo
Marmo Apuano
Nomi comuni
Marmo, Marmo di Carrara, Marmo di Luni
Classificazione
Roccia metamorfica
Bacini Marmiferi Alpi Apuane (Italia)
Roccia carbonatica metamorfica affiorante nel nucleo delle Alpi Apuane e derivante da un protolite sedimentario a composizione calcarea. L’evento metamorfico si è verificato durante l’Oligocene-Miocene (27-10 Ma fa) a temperatura di 300-450°C e pressioni di 5-6 Kbar.
La storia estrattiva del Marmo Apuano ebbe inizio in epoca Romana, quando si iniziò a impiegarlo nelle architetture monumentali. L’estrazione si protrasse nel corso dei secoli in maniera continua, a causa dell’uso di questa roccia per la decorazione di numerosi edifici religiosi, principalmente cristiani. Durante il Rinascimento, il Marmo Apuano divenne un vero e proprio tratto distintivo dell’arte statuaria, con la consacrazione da parte di Michelangelo di un litotipo che ancora oggi rappresenta una vera e propria eccellenza territoriale.
Dal punto di vista composizionale, il Marmo Apuano è caratterizzato dalla presenza di un elevato contenuto di calcite (>95%); in alcuni casi si ritrova anche dolomite. In quantità accessorie possono essere presenti altri minerali (quarzo, albite, pirite, mica) e pigmenti che sono responsabili della grande varietà di Marmi Apuani.
Descrizione macroscopica
ll Marmo Apuano può presentare un aspetto omogeneo, di colore bianco candido, o essere caratterizzato da variabili quantità di macchie o venature di vari colori, che caratterizzano le diverse varietà (Ordinario, Statuario, Nuvolato, Venato, Bardiglio, Brecciato, ecc.).
Descrizione microscopica
Il Marmo Apuano presenta una prevalente composizione calcitica e una tipica micro- struttura omoeblastica o eteroblastica in funzione delle cave di provenienza; i contatti fra i granuli di calcite possono variare, a seconda delle tipologie, in rettilinei, suturati o parzialmente suturati; anche la granulometria e la porosità della roccia sono variabili.