Litotipo
Granito
Nomi comuni
Granito dell'Elba, Granitello antico
Classificazione
Roccia magmatica
Le rocce granitiche (s.l.) utilizzate a Firenze provengono da diverse località, tuttavia sono state utilizzate prevalentemente le diverse cave (Monte Capanne, Pomonte, Cavoli, Sant’Ilario, San Piero, etc.) esistenti nel passato nell’Isola d’Elba (Toscana). Le rocce granitiche elbane sono conosciute e utilizzate nell’isola sin dalla preistoria; esse furono usate particolarmente durante il periodo etrusco per manufatti, armi e tombe e costruzioni difensive; fu solo con i romani, e soprattutto in epoca Imperiale, che si iniziò ad utilizzare queste rocce per grandi costruzioni e ad esportarle nelle città strategiche dell’Impero.
Il granito è una roccia magmatica intrusiva molto comune e costituisce uno dei componenti principali della crosta continentale; molti dei graniti presenti all’interno della crosta si sono messi in posto durante il Precambriano. Il granito deriva dalla cristallizzazione di un magma all’interno della superficie terrestre. Il corrispondente effusivo del granito, ovvero la roccia vulcanica che si forma per raffreddamento di un magma avente la stessa composizione ma in superficie, prende il nome di riolite. Esiste una grande varietà di rocce, conosciute genericamente come “rocce granitiche” o “granitoidi”, che presentano tessitura simile e piccole differenze composizionali ma che in senso stretto non sono propriamente dei graniti.
Il termine “granito” deriva dal latino granum = grano, in riferimento alla struttura a grana grossa che generalmente presenta questa roccia olocristallina. A causa della sua elevata durezza e durevolezza, il granito è stato utilizzato da sempre come pietra da costruzione, come aggregato, per rivestimenti interni e esterni e per molteplici altre applicazioni. I graniti e le rocce granitiche (s.l.) a Firenze sono state poco utilizzate. Si ritrovano in alcune colonne (ad es. Colonne di Santa Felicita e della Giustizia) e in altri manufatti come alcune vasche presenti nel Giardino di Boboli.
Il granito è una roccia magmatica olocristallina costituita prevalentemente da minerali sialici come il quarzo (20-60 % in volume) e i feldspati dei quali almeno il 35 % è costituito da alcali-feldspati; i graniti contengono, inoltre, minerali femici (ricchi in Fe e Mg) come miche (prevalentemente biotite) e anfiboli (spesso orneblenda) e quantità accessorie di cordierite, granato, apatite, titanite, zircone, allanite e magnetite. Si parla di rocce granitiche o granitoidi per rocce con un contenuto di quarzo simile a quello dei graniti ma quantità variabili di feldspati. Alcuni graniti o rocce granitiche possono contenere anche pirosseno o olivina.
Descrizione macroscopica
Il granito si presenta generalmente in forma massiva (senza strutture interne), caratterizzato da un colore variabile (bianco, rosa, rosso, grigio) che dipende dalla composizione mineralogica. Si tratta generalmente di una roccia equigranulare a grana grossa con dimensioni medie dei cristalli nell’intervallo 1-25 mm. Quando il magma cristallizza in piccoli corpi (dicchi) con conseguente perdita di calore attraverso le rocce circostanti, la grana può essere fine.
Descrizione microscopica
Questa roccia presenta una struttura olocristallina (è costituita interamente da cristalli) con cristalli visibili anche ad occhio nudo (faneritica) generalmente equidimensionali. I cristalli dei minerali presenti appaiono strettamente a contatto tra loro. Il quarzo è tipicamente anedrale e incolore mentre il feldspato mostra facce regolari e ben sviluppate. In alcuni casi il granito mostra una stretta interconnessione di feldspato e quarzo che dà origine ad una particolare tessitura (grafica).